Steven Claydon
26 Feb - 28 Mar 2009
STEVEN CLAYDON
"Two Times New Horizon"
Thursday 26th February - Saturday 28th March
La Galleria Massimo De Carlo inaugura il 26 febbraio la personale di Steven Claydon.
Nato a Londra nel 1969, fin da subito Claydon sviluppa una passione per la Storia, focalizzando la sua attenzione sulle "cose", sugli oggetti. Senza essere nostalgico, l'artista attinge da una mitologia antica e moderna per costruire, con le sue sculture, suggestioni e nuove storie, attraverso l'associazione di elementi completamente diversi fra loro.
Busti classici parzialmente coperti da piume di pavone, plastilina colorata e tessuti, oggetti appartenuti a personaggi anonimi o dimenticati, vecchie fotografie e prodotti di design subiscono un processo di riabilitazione e riappropriazione, in un continuo gioco di rimandi, compensazioni e riferimenti che danno un significato alle sue opere che va oltre alla semplice contemplazione.
Claydon modifica l'estetica degli oggetti per sovvertire, per far riflettere su regole prestabilite e tradizionalmente acquisite, per stimolare un dibattito. Per "Two Times New Horizon", la personale alla Galleria Massimo De Carlo, Steven Claydon espone oltre dieci sculture e un intervento site specific sui muri della galleria, tutti nuovi lavori che confermano la sua poetica: ridare un significato agli oggetti (che siano semplici lampadine o manufatti eccezionali poco importa) sottolineandone sia la dimensione scientifica che quella filosofica.
"Two Times New Horizon"
Thursday 26th February - Saturday 28th March
La Galleria Massimo De Carlo inaugura il 26 febbraio la personale di Steven Claydon.
Nato a Londra nel 1969, fin da subito Claydon sviluppa una passione per la Storia, focalizzando la sua attenzione sulle "cose", sugli oggetti. Senza essere nostalgico, l'artista attinge da una mitologia antica e moderna per costruire, con le sue sculture, suggestioni e nuove storie, attraverso l'associazione di elementi completamente diversi fra loro.
Busti classici parzialmente coperti da piume di pavone, plastilina colorata e tessuti, oggetti appartenuti a personaggi anonimi o dimenticati, vecchie fotografie e prodotti di design subiscono un processo di riabilitazione e riappropriazione, in un continuo gioco di rimandi, compensazioni e riferimenti che danno un significato alle sue opere che va oltre alla semplice contemplazione.
Claydon modifica l'estetica degli oggetti per sovvertire, per far riflettere su regole prestabilite e tradizionalmente acquisite, per stimolare un dibattito. Per "Two Times New Horizon", la personale alla Galleria Massimo De Carlo, Steven Claydon espone oltre dieci sculture e un intervento site specific sui muri della galleria, tutti nuovi lavori che confermano la sua poetica: ridare un significato agli oggetti (che siano semplici lampadine o manufatti eccezionali poco importa) sottolineandone sia la dimensione scientifica che quella filosofica.