Fonti

Giulia Piscitelli

20 Oct - 09 Dec 2016

Giulia Piscitelli, Live the Dream 2016
exhibition view at Galleria Fonti, Napoli
GIULIA PISCITELLI
Live the Dream
20 October - 9 December 2016

Giulia Piscitelli' s research for her latest group of works is based on a proportional system between
the scale of some maps, which give us the possibility to understand the changes that man made to
borders during the history, and the more historically representative iconographic divine symbol
which is the nimbus.

The artist leads the visitor to go on journey through the space and the time. The space is defined by maps chose by the artist which, dated back to a period between 1920 and 1942, can be compared to the recent ones and allow to draw in proportion the reality, even simply a particular historical period.

The time is defined by the nimbuses. The artist transfers in proportion on maps, using the traditional technique of golden leaf, the characters' nimbuses of some masterpieces of ancient art coming from monasteries, miniatures, frescos, temperas, dated back between XI and XV century.

Therefore on a 1941 Greece map is possible to discover the “Ritratto dell’evangelista san Matteo”
coming from a 1025 miniature of the Gospel by Kharberd, preserved in the Matenadaran library in
Armenia; or, on a Carte de France of the 30s is possible to discover the “Maestà del Louvre” by
Cimabue of 1280. The characters of those artworks are represented by Giulia Piscitelli in the absence
of their bodies, in their golden condition. The nimbus becomes symbol of union as it is iconographic element used since distant time not just in the Christian history as proved by the example coming from the Roman city of Palmira with three gods Baalshamin, Aglibol e Malakbel. The image of the nimbus evokes also the image of a coin, which has always two faces. Therefore a nimbus is put by the artist inside a Coin Cup of Sands Casino & Country Club, souvenir of a trip done by the artist to Atlantic City in 1990, on which is printed the slogan Live the Dream.

La Galleria Fonti è lieta di presentare Live the Dream, quarta mostra personale in galleria di Giulia Piscitelli. La ricerca svolta da Giulia Piscitelli per la realizzazione del suo nuovo gruppo di opere si basa su un sistema di proporzioni tra le scale di riduzione grafica di alcune mappe geografiche, che permettono di individuare le modifiche apportate dall'uomo ai confini territoriali nel corso della storia, ed il simbolo iconografico più storicamente rappresentativo del divino che è l'aureola.

L'artista induce così il fruitore ad un viaggio nello spazio e nel tempo. Lo spazio è determinato dalle mappe geografiche scelte dall'artista che, risalenti al periodo tra il 1920 e il 1942, possono essere confrontate con quelle attuali e permettono di disegnare in proporzione la realtà, anche semplicemente di un determinato periodo storico. Il tempo è determinato dalle aureole. L’artista trasferisce in proporzione su carte geografiche, mediante la tradizionale tecnica a foglia oro, le aureole dei personaggi di alcuni capolavori dell'arte antica provenienti da monasteri, miniature, affreschi, tempere su tavola, databili tra il XI e XV secolo.

E' così che su una mappa del 1941 della Grecia si scopre il Ritratto dell’evangelista san Matteo
proveniente da una miniatura del Vangelo di Kharberd del 1025 e conservata nella Biblioteca
Matenadaran in Armenia; oppure, su una Carte de France degli anni ’30 si scopre la Maestà del
Louvre di Cimabue del 1280. I protagonisti di queste opere sono rappresentati da Giulia Piscitelli
nell’assenza dei loro corpi, nella loro condizione aurea. L’aureola è intesa come simbolo di unione in quanto elemento iconografico utilizzato da tempo remoto non soltanto nella storia cristiana come dimostrato dall'esempio proveniente dalla città romana di Palmira con le tre divinità Baalshamin, Aglibol e Malakbel.

L'immagine dell'aureola evoca anche l'immagine di una moneta, che ha però sempre due facce. E'
così che un’aureola viene incollata all’interno di un Coin Cup di Sands, Casino & Country Club,
ricordo di un viaggio fatto dall’artista ad Atlantic City nel 1990, su cui si legge lo slogan Live the
Dream.
 

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