Markus Schinwald
21 Mar - 19 Apr 2008
MARKUS SCHINWALD
Giovedi 20 Marzo 2008 Gió Marconi presenterà la mostra di Markus Schinwald. Si tratta della seconda mostra personale dell’ artista austriaco che nel giugno 2005 aveva già esposto per la prima volta in Italia proprio alla galleria Gió Marconi. In questa occasione il suo nuovo lavoro occuperà il piano terra della galleria.
Markus Schinwald, uno dei più interessanti e affermati artisti della sua generazione, si muove tra performance, teatro, cinema, moda e arti visive. Dovuto alla sua formazione interdisciplinare, il suo immaginario risulta come un labirinto estetico basato sull’ impiego parallelo o simultaneo di disegno e pittura, video, fotografia e scultura.
Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici le sue opere esplorano i confini tra dimensione pubblica e privata e le dinamiche conoscitive e comportamentali, con particolare riferimento alla gestualità corporea.
L’ artista diventa un investigatore del corpo umano, posto al centro della sua ricerca, il corpo è materia su cui agire, contenitore dell’ anima e della psiche, attraverso il quale cerchiamo di tendere ad una perfezione simile alla
macchina. Costantemente oscillante tra la sottomissione e il desiderio, il corpo diventa testo attraverso il quale esprimersi e oggetto di ricerca artistica.
Sono ritratti di volti austeri, stampe o dipinti ottocenteschi che Markus Schinwald altera e attualizza attraverso le protesi, enfatiche, bizzarre e grottesche.
E’ un’ analisi corporea, dove si intrecciano influenze linguistiche, teorie psicanalitiche e culturali, fissazioni individuali e immaginari collettivi che immergono il visitatore in scenari misteriosi, dalle atmosfere romantiche alle ossessioni feticiste.
In tutte le sue opere che comprendono diversi supporti e codici artistici Markus Schinwald si comporta come un “Dio protesico” freudiano. Il giovane artista studia il corpo, utilizzando un linguaggio misterioso, ellittico ed oscuro lo manipola, evoca il passato e altera il presente.
Pathos, amore, memoria, tempo, silenzio, desiderio, ossessione, feticismo, compulsione, metamorfosi, spazio, rottura, sono solo alcuni dei significati che possiamo trovare nell’ opera dell’ artista che affascina e che non lascia
indifferente l’ osservatore.
Markus Schinwald è nato a Salisburgo nel 1973, vive e lavora a Vienna.
Tra le mostre principali di Markus Schinwald: Migros Museum fur Gegenwartskunst, Zurigo 2008; MAMBO-Museo D’Arte Moderna di Bologna, Museo di Palazzo Poggi, 2007; “The world is a stage”, Tate Modern, Londra 2007;
Augarten/Belvedere, Contemporary Museum, Vienna 2007; “Timer 01”, La Triennale, Milano 2007; Berlin Biennal, Berlino 2007; “Markus Schinwald-Tableau Twain”, Frankfurter Kunstverein, Francoforte 2004; “Dictio Pii”, Moderna
Museet, Stoccolma 2001.
Giovedi 20 Marzo 2008 Gió Marconi presenterà la mostra di Markus Schinwald. Si tratta della seconda mostra personale dell’ artista austriaco che nel giugno 2005 aveva già esposto per la prima volta in Italia proprio alla galleria Gió Marconi. In questa occasione il suo nuovo lavoro occuperà il piano terra della galleria.
Markus Schinwald, uno dei più interessanti e affermati artisti della sua generazione, si muove tra performance, teatro, cinema, moda e arti visive. Dovuto alla sua formazione interdisciplinare, il suo immaginario risulta come un labirinto estetico basato sull’ impiego parallelo o simultaneo di disegno e pittura, video, fotografia e scultura.
Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici le sue opere esplorano i confini tra dimensione pubblica e privata e le dinamiche conoscitive e comportamentali, con particolare riferimento alla gestualità corporea.
L’ artista diventa un investigatore del corpo umano, posto al centro della sua ricerca, il corpo è materia su cui agire, contenitore dell’ anima e della psiche, attraverso il quale cerchiamo di tendere ad una perfezione simile alla
macchina. Costantemente oscillante tra la sottomissione e il desiderio, il corpo diventa testo attraverso il quale esprimersi e oggetto di ricerca artistica.
Sono ritratti di volti austeri, stampe o dipinti ottocenteschi che Markus Schinwald altera e attualizza attraverso le protesi, enfatiche, bizzarre e grottesche.
E’ un’ analisi corporea, dove si intrecciano influenze linguistiche, teorie psicanalitiche e culturali, fissazioni individuali e immaginari collettivi che immergono il visitatore in scenari misteriosi, dalle atmosfere romantiche alle ossessioni feticiste.
In tutte le sue opere che comprendono diversi supporti e codici artistici Markus Schinwald si comporta come un “Dio protesico” freudiano. Il giovane artista studia il corpo, utilizzando un linguaggio misterioso, ellittico ed oscuro lo manipola, evoca il passato e altera il presente.
Pathos, amore, memoria, tempo, silenzio, desiderio, ossessione, feticismo, compulsione, metamorfosi, spazio, rottura, sono solo alcuni dei significati che possiamo trovare nell’ opera dell’ artista che affascina e che non lascia
indifferente l’ osservatore.
Markus Schinwald è nato a Salisburgo nel 1973, vive e lavora a Vienna.
Tra le mostre principali di Markus Schinwald: Migros Museum fur Gegenwartskunst, Zurigo 2008; MAMBO-Museo D’Arte Moderna di Bologna, Museo di Palazzo Poggi, 2007; “The world is a stage”, Tate Modern, Londra 2007;
Augarten/Belvedere, Contemporary Museum, Vienna 2007; “Timer 01”, La Triennale, Milano 2007; Berlin Biennal, Berlino 2007; “Markus Schinwald-Tableau Twain”, Frankfurter Kunstverein, Francoforte 2004; “Dictio Pii”, Moderna
Museet, Stoccolma 2001.