Spartacus Chetwynd
06 Mar - 26 Apr 2008
SPARTACUS CHETWYND
"The Snail Race"
L'artista inglese Spartacus Chetwynd è per la prima volta ospite negli spazi della Galleria Massimo De Carlo.
Nota per le sue performance dal gusto fantastico e surreale, cariche di rimandi alla storia dell'arte intrecciati alla cultura pop, in occasione di questa sua personale l'artista mette in scena una nuova performance dal titolo 'The Snail Race': una corsa di lumache go kart, realizzate ognuna in uno stile personalissimo e guidate ciascuna da una coppia di attori. La messa in scena è volutamente amatoriale nel tono e nello stile, ma proprio per questo riesce nell'intento di far riflettere sugli aspetti comici e grotteschi ad essa sottesi, aprendosi all'improvvisazione e alla genuinità della Commedia dell'Arte. Gli elementi più disparati si combinano in un quadro d'insieme di straordinario vigore: il desiderio di ritorno a una condizione di purezza originaria si modula sulle coreografie di Rudolf Laban, i balletti russi di Diaghilev fanno eco all'iperbolica Sagra della Primavera di Stravinskij, note glam-rock per illuminare l'essenza bizzarra e multiforme del contemporaneo, e ancora danze tribali aborigene che sfociano in un mimo animale...
Oltre alla performance, l'artista presenta dei piccoli lavori ad olio su carta telata, che completano e proseguono la serie pittorica 'Bat Opera' iniziata nel 2004. Si tratta di dipinti in formato tascabile, piccoli gioielli che si richiamano esplicitamente alle preziose miniature del XVI secolo. Con rimandi all'universo pittorico che va dal Tiepolo vedutista al Goya dei ritratti imperiosi, l'artista intende riprendere e ampliare la tradizione dell'humor noir, del romanticismo e del racconto gotico di metà '800. Protagonista assoluto il pipistrello, creatura semplice ma controversa, che l'artista sceglie di elevare attraverso una ricerca pittorica che lo pone al centro dell'opera: come per le lumache, l'intento programmatico è quello di redimere un soggetto di per sé poco degno o degnato di attenzione.
Spartacus Chetwynd, nata a Londra nel 1973 dove vive e lavora, ha attualmente in corso un'altra mostra personale al Consortium di Digione - 'Help! I'm Trapped in a Mezuzah Factory' - e prende parte alla collettiva 'Don't Play with Dead Things' al Centre National d'Art Contemporain di Nizza. Oltre alla sua personale del 2007 al Migros Museum di Zurigo, si ricordano le performance 'The Perfect Man Show' realizzata per la galleria White Columns di New York nel 2007, 'The Fall of Man' alla Tate Triennial di Londra nel 2006 e 'The Walk to Dover' del 2005.
"The Snail Race"
L'artista inglese Spartacus Chetwynd è per la prima volta ospite negli spazi della Galleria Massimo De Carlo.
Nota per le sue performance dal gusto fantastico e surreale, cariche di rimandi alla storia dell'arte intrecciati alla cultura pop, in occasione di questa sua personale l'artista mette in scena una nuova performance dal titolo 'The Snail Race': una corsa di lumache go kart, realizzate ognuna in uno stile personalissimo e guidate ciascuna da una coppia di attori. La messa in scena è volutamente amatoriale nel tono e nello stile, ma proprio per questo riesce nell'intento di far riflettere sugli aspetti comici e grotteschi ad essa sottesi, aprendosi all'improvvisazione e alla genuinità della Commedia dell'Arte. Gli elementi più disparati si combinano in un quadro d'insieme di straordinario vigore: il desiderio di ritorno a una condizione di purezza originaria si modula sulle coreografie di Rudolf Laban, i balletti russi di Diaghilev fanno eco all'iperbolica Sagra della Primavera di Stravinskij, note glam-rock per illuminare l'essenza bizzarra e multiforme del contemporaneo, e ancora danze tribali aborigene che sfociano in un mimo animale...
Oltre alla performance, l'artista presenta dei piccoli lavori ad olio su carta telata, che completano e proseguono la serie pittorica 'Bat Opera' iniziata nel 2004. Si tratta di dipinti in formato tascabile, piccoli gioielli che si richiamano esplicitamente alle preziose miniature del XVI secolo. Con rimandi all'universo pittorico che va dal Tiepolo vedutista al Goya dei ritratti imperiosi, l'artista intende riprendere e ampliare la tradizione dell'humor noir, del romanticismo e del racconto gotico di metà '800. Protagonista assoluto il pipistrello, creatura semplice ma controversa, che l'artista sceglie di elevare attraverso una ricerca pittorica che lo pone al centro dell'opera: come per le lumache, l'intento programmatico è quello di redimere un soggetto di per sé poco degno o degnato di attenzione.
Spartacus Chetwynd, nata a Londra nel 1973 dove vive e lavora, ha attualmente in corso un'altra mostra personale al Consortium di Digione - 'Help! I'm Trapped in a Mezuzah Factory' - e prende parte alla collettiva 'Don't Play with Dead Things' al Centre National d'Art Contemporain di Nizza. Oltre alla sua personale del 2007 al Migros Museum di Zurigo, si ricordano le performance 'The Perfect Man Show' realizzata per la galleria White Columns di New York nel 2007, 'The Fall of Man' alla Tate Triennial di Londra nel 2006 e 'The Walk to Dover' del 2005.