Nina Canell
29 Nov 2006 - 28 Jan 2007
NINA CANELL
"Soft mud & parallel happenings"
OPENING 28 NOVEMBER 2006, H 19.00
29 NOVEMBER 2006 – 28 JANUARY 2007
T293 presenta cinque nuove opere di Nina Canell. L’artista svedese, che per la prima volta espone in Italia, riflette sulla destabilizzazione esistente tra l’aspetto materiale e spirituale della natura. Il progetto si sviluppa in uno spazio fittizio fatto di dischi tagliati, oggetti effimeri di plastica, neon, pigne, bacchette organiche messe insieme a formare un sistema auto-sufficiente di meccanismi audio-visivi ed energie interscambiabili. Pangea è un’edizione di dischi incisi a mano che, per la durata della mostra, saranno fatti suonare su alcuni vecchi giradischi, mentre iDeath (In Watermelon Sugar) è una scultura composta da pigne e neon. Kali’s Dance è un lavoro costituito da un proiettore che incorpora una audio-cassetta di tre minuti in loop e Howling Holes è una composizione di contenitori di plastica neri. Airplant è un lavoro fotografico site specific che ritrae alcune antenne trovate su un tetto napoletano. Pur mantenendo un rapporto con gli aspetti fondamentali della scultura come lo spazio, la gravità e il peso, i nuovi lavori illustrano sottilmente il fare e il disfare dell’esistenza, attraverso uno sguardo ampio ed empatico.
"Soft mud & parallel happenings"
OPENING 28 NOVEMBER 2006, H 19.00
29 NOVEMBER 2006 – 28 JANUARY 2007
T293 presenta cinque nuove opere di Nina Canell. L’artista svedese, che per la prima volta espone in Italia, riflette sulla destabilizzazione esistente tra l’aspetto materiale e spirituale della natura. Il progetto si sviluppa in uno spazio fittizio fatto di dischi tagliati, oggetti effimeri di plastica, neon, pigne, bacchette organiche messe insieme a formare un sistema auto-sufficiente di meccanismi audio-visivi ed energie interscambiabili. Pangea è un’edizione di dischi incisi a mano che, per la durata della mostra, saranno fatti suonare su alcuni vecchi giradischi, mentre iDeath (In Watermelon Sugar) è una scultura composta da pigne e neon. Kali’s Dance è un lavoro costituito da un proiettore che incorpora una audio-cassetta di tre minuti in loop e Howling Holes è una composizione di contenitori di plastica neri. Airplant è un lavoro fotografico site specific che ritrae alcune antenne trovate su un tetto napoletano. Pur mantenendo un rapporto con gli aspetti fondamentali della scultura come lo spazio, la gravità e il peso, i nuovi lavori illustrano sottilmente il fare e il disfare dell’esistenza, attraverso uno sguardo ampio ed empatico.